30Apr

Mozzarella in carrozza light

Tipica della tradizione napoletana, la mozzarella in carrozza è lo sfizio napoletano per eccellenza. E se sana alimentazione non coincide con privazione (almeno nel mio studio, si intende) allora ecco una ricetta buona, light e golosissima! 

Un piatto povero nato in Campania, all’inizio dell’800 che prende il nome dalla sua composizione: una fetta di mozzarella coperta da due fette di pane, proprio come “nasconde” una carrozza.

Secondo altre ricerche, pare che il nome sia stato scelto, invece, in vista dei trasporti in carrozza che, a quel tempo, portavano da un paese all’altro beni di prima e seconda necessità, anche il latte!

Ricetta della mozzarella in carrozza al forno!

Ingredienti per due persone:

4 fette di pane integrale 

Una mozzarella da 100 gr 

20 gr di pangrattato 

Sale e pepe q.b 

1 cucchiaio di olio evo 

1 albume

Tagliamo la mozzarella e lasciamola asciugare in frigo per 15 min. Poi, disponiamola su una fetta di pancarrè e copriamo con l’altra fetta.

Dividiamo il pancarrè in 4 triangolini e paniamo prima nell’albume e poi nel pangrattato, aromatizzato con erbette, sale e pepe.  

Filo d’olio e in forno per 10 min a 200 gradi!

Filanti, profumate e super light!

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

15Apr

Agnello in umido

L’agnello è una delle preparazioni della tradizione Pasquale. In umido, alla brace o glassato è il secondo piatto per eccellenza!

L’agnello è il simbolo di purezza della Bibbia. Per gli ebrei era consuetudine mangiare l’agnello a Pasqua, in ricordo della promessa di Dio al popolo di Mosè: la salvezza dei primogeniti se i loro capifamiglia avessero segnato le porte delle loro case in Egitto con sangue d’agnello.

Ricetta del l’agnello in umido 

L’agnello in umido è una ricetta facile e veloce da preparare. Un modo per ottenere una carne tenera e saporita. 

Il suo sapore selvatico e il profumo di sottobosco rendono l’agnello una carne leggera ma al tempo stesso saporita!

Procedimento:

Per prima cosa, lasciamo riposare le costine di agnello nel vino rosso per due ore insieme a cipolla, alloro, sedano e carote.

Facciamo poi un soffritto leggero e con l’aiuto dell’acqua cuociamo le verdure. Aggiungiamo le costine in casseruola e facciamo andare per 5/10 minuti. 

Aggiungiamo un bicchiere d’acqua e lasciamo cuocere in pentola (o in alternativa in forno) fino a cottura ultimata.

Possiamo abbinare delle patate al forno o una crema di funghi…

Il risultato è sorprendente!

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

09Apr

Come cambia l’alimentazione negli anziani?

Come in molti Paesi occidentali, anche in Italia la popolazione anziana è in netto aumento: gli ultrasessantacinquenni sono ormai quasi il 20% della popolazione totale.

Secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana), studi disponibili indicano che gli anziani sani sono in genere nutriti in modo soddisfacente, il che non toglie che la popolazione anziana sia a rischio di malnutrizione. Infatti sono molti i fattori che possono peggiorare l’alimentazione, e quindi lo stato di nutrizione, in questa fase della vita: solitudine, vedovanza, basso reddito, invalidità, malattie croniche, depressione, uso di farmaci, ecc. oltre alla scarsa educazione alimentare.

La diffusa opinione che l’anziano debba mangiare in modo sensibilmente diverso rispetto all’ adulto è errata. Infatti, salvo specifiche controindicazioni (diabete, dislipidemie, iperuricemia, obesità, ecc.), valide peraltro anche per le età precedenti, l’alimentazione indicata nella terza età non differisce qualitativamente da quella dell’ adulto, anche se il bisogno in energia diminuisce.

Il mantenimento delle abitudini precedenti, unito al declino dell’attività fisica, sono i motivi principali per cui proprio nella terza età si ha un tasso di sovrappeso e di obesità particolarmente elevato. In mancanza di una particolare attività motoria, l’apporto raccomandato giornaliero di calorie è genericamente indicato intorno alle 1900-2250 per l’uomo (1600-1900 per la donna) nella fascia di età fra i 60 e i 74 anni e intorno alle 1700-1950 per l’uomo (1500-1750 per la donna) nella fascia di età oltre i 75 anni. Le minori necessità caloriche derivanti dalla diminuzione del fabbisogno di base (legata alla riduzione della massa magra) e dalla ridotta attività fisica comportano un significativo decremento del fabbisogno energetico intorno ai 75 anni.

Per quanto riguarda le proteine, rimane valido il fabbisogno raccomandato per

le età precedenti. Gli alimenti proteici più consigliati sono il latte, i formaggi,

i legumi, le uova, il pesce (prezioso veicolo di acidi grassi polinsaturi omega- 3) e la carne (soprattutto carne magra e pollame), fonti anche di calcio e di ferro di cui spesso l’anziano è carente. E opportuno ridurre i grassi preferendo quelli più ricchi in acidi monoinsaturi.

È preferibile consumare pasta integrale, legumi e certi tipi di verdura e di frutta, che fornisce energia, fibra, ferro, insieme ad altri minerali e vitamine. 

Come comportarsi? 

– Sforzati di consumare sistematicamente una dieta variata e appetibile. O Evita il ricorso troppo frequente a pasti freddi, piatti precucinati o riscaldati.

– Scegli gli alimenti sulla base delle condizioni del tuo apparato masticatorio, anche per facilitare i processi digestivi che nell’anziano sono meno efficienti e preparali in modo adeguato come ad esempio: tritare le carni.

– Evita pasti pesanti e fraziona l’alimentazione in più occasioni nell’arco della giornata.

– Fai una buona prima colazione comprendente anche latte o yogurt.

01Apr

Polpette di spinaci 

Ricchi di vitamina A e acido folico, gli spinaci sono famosi per la capacità di aumentare la forza nei muscoli. 

Gli spinaci sono anche ricchi di luteina, efficace per la salute degli occhi, e fibre che contribuiscono ad una migliore digestione. 

Gli spinaci sono poveri di kcal, circa 30per 100 gr e contengono una quantità generosa di acqua, utile per eliminare liquidi in eccesso.

In cucina, sono versatili è perfettamente combinabili con pesce e carne! 

Qualche goccia di limone, inoltre, favorisce l’assunzione del ferro e rende il gusto degli spinaci piu gradevole.

Ricetta polpette agli spinaci 

Oggi ti propongo una ricetta davvero semplice. Un modo simpatico per avvicinare i bambini al consumo di verdure.

Le polpette sono morbidissime e cremose e piaceranno a grandi e piccini! 

Ingredienti per 10 polpette 

125 gr di ricotta 

125 gr di spinaci 

2 cucchiai rasi di pangrattato 

1 cucchiaino di parmigiano 

Sale, pepe e olio evo q.b.

Procedimento 

Facciamo bollire gli spinaci e poi tritiamoli finemente. Aggiungiamo la ricotta, il parmigiano, il pangrattato, sale e pepe.

Facciamo riposare il composto in frigo 10 minuti, poi formiamo le polpette e disponiamole in una teglia con carta forno. 

Cuociamo 15/20 minuti a 200 gradi e serviamole ancora calde.

Per una versione più golosa possiamo aggiungere le polpette ad un sughetto leggero di  pomodori. 

25Mar

10 cibi da mangiare in menopausa!

Come sappiamo, l’alimentazione è il “motore” del nostro corpo! E può contribuire ad alleviare i sintomi di alcune malattie o della menopausa.

Una sana alimentazione, infatti, può aiutare a minimizzare le vampate di calore e gli sbalzi d’umore.

Cosa dovrebbe mangiare quindi chi è in menopausa? Nulla di particolare! 

L’alimentazione deve essere varia e bilanciata nell’apporto di carboidrati, proteine e grassi. 

Ma preferire alcuni alimenti, o diminuirne degli altri, può aiutare contro il gonfiore addominale e la ritenzione idrica.

Con il termine “menopausa” si intende il momento della definitiva cessazione dei flussi mestruali della donna (50,5 anni in media), e quindi la fine del periodo. Una delicatissima fase del ciclo vitale della donna, generalmente racchiusa fra i 45 e i 55 anni di età.

L’aumento dell’aspettativa di vita verificatosi negli ultimi anni fa si che oggi un numero sempre maggiore di donne trascorra molti anni (circa 30, quasi un terzo della vita) in condizioni di post-menopausa: questa considerazione dà un’idea dell’attenzione che occorre prestare al comportamento da tenere in questa fase della vita.

Il climaterio e la menopausa sono caratterizzati da profondi sconvolgimenti dell’equilibrio ormonale e metabolico, che vanno dai ben noti fastidiosi disturbi della sfera soggettiva sino a manifestazioni patologiche vere e proprie che possono peggiorare sensibilmente la qualità della vita della donna. 

La mancanza degli estrogeni comporta, tra l’altro, una minore protezione del cuore e dei vasi nei confronti dell’aterosclerosi e della trombosi, una più facile perdita di calcio da parte del tessuto osseo, una diminuzione significativa dei bisogni di energia (per riduzione del metabolismo basale, maggiore sedentarietà e altri motivi) e, spesso, disturbi del tono dell’umore con fenomeni ansiosi e/o depressivi.

D’altra parte, la cessazione dei flussi mestruali ha il vantaggio di ridurre notevolmente nte i bisogni di ferro. 

Come comportarsi secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana):

– Pratica attività motoria cura la tua alimentazione. 

– Non esagerare con latte e formaggi, nonostante il loro cospicuo contenuto in calcio; se del caso, preferisci il latte scremato e, tra i formaggi, scegli quelli a minor contenuto in grassi e di sale.

– Consuma tutti i giorni e in abbondanza frutta fresca e ortaggi. 

– Usa preferibilmente l’olio d’oliva extravergine.

– Tieni sempre a mente che anche in menopausa il sovrappeso e l’obesità, la sedentarietà, la stitichezza, il fumo di sigaretta e l’abuso dell’alcol rappresentano importanti fattori di rischio.

La scelta degli alimenti è la parte fondamentale per chi vuole attenuare gli effetti della menopausa, per il corpo e per la mente.

Prediligere cibi freschi, ricchi di nutrienti è sicuramente la scelta vincente.

Ecco 10 cibi che ti aiuteranno in menopausa: 

Cereali

Frutta 

Verdura 

Carboidrati integrali

Pesce azzurro 

Carne 

Patate 

Broccoli 

Frutta secca

Legumi 

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

18Mar

Nasello al limone, una ricetta “salva tempo” light e gustosa! 

Al contrario di quanto sostengono alcuni, il nasello non è un merluzzo anche se i due pesci sono molto simili sia per caratteristiche nutrizionali che per caratteristiche culinarie.

Il nasello ha pochissime calorie: circa 70 per 100 gr, è ricco di proteine (il 96%) e poverissimo di lipidi (solo il 4%).

Questo pesce dalle proteine nobili, contiene tantissime vitamine e Omega 3: un toccasana per il nostro organismo! 

Il nasello ha un sapore delicato e si abbina perfettamente alle verdure o agli agrumi. Il suo gusto leggero lo rende una pietanza perfetta anche per i bambini, dalle “pappine” dei neonati agli adolescenti. 

La sua pesca avviene principalmente in inverno, tra Spagna e Portogallo, ma si trova anche nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico, dove vive in profondità tra i 70 e i 1000 metri.

Nasello al limone, ricetta semplice in poche mosse 

Oggi vi mostro una ricetta davvero facile da preparare, che piacerà a tutta la famiglia! 

Il sapore degli agrumi si sposa divinamente con quello delicato del nasello, tanto che anche chi non ama il pesce adorerà questo piatto! 

Ingredienti per due persone 

  • 300 gr di filetti di nasello 
  • 2 limoni 
  • 2 cucchiai di farina 
  • Un cucchiaio di olio evo 
  • 1 Spicchio d’aglio 
  • Sale, pepe ed erbette a piacere 

Procedimento: 

Facciamo andare l’olio con uno spicchio d’aglio e nel frattempo passiamo i filetti di nasello nella farina. 

Prima che soffrigge l’olio aggiungiamo i filetti. 

Rosoliamo da entrambi i lati e poi uniamo il succo di limone.

Se necessario aggiungiamo anche un po’ d’acqua.

Uniamo le erbette, un pizzico di sale e un po’ di pepe, se ci piace, e lasciamo cuocere.

Un piatto semplice, salvatempo, light e super gustoso! 

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

02Mar

L’acqua: falsi miti e curiosità!

L’acqua è la componente fondamentale per l’organismo umano! Rappresenta il 75% del peso corporeo! 

La sua presenza è indispensabile per il corretto funzionamento del corpo: agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti svolgendo un ruolo fondamentale nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’ utilizzazione degli stessi elementi! 

Acqua contenuta negli alimenti: 

Tutti gli alimenti contengono acqua ma in parti diverse! 

Il contenuto di acqua degli alimenti è, infatti, estremamente variabile: frutta, ortaggi, verdura e latte sono costituiti per oltre l’85% da acqua; carne, pesce, uova, formaggi freschi ne con-

tengono il 50-80%; pane e pizza sono costituiti per il 20-40% da acqua; pasta e riso cotti ne

contengono il 60-65%. Infine, biscotti, fette biscottate, grissini e frutta secca ne contengo-

no meno del 10%. Pochissimi alimenti (olio, zucchero) sono caratterizzati dalla pressoché

totale assenza di acqua.

Come comportarsi secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana)

  • Asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1,5-2 litri di acqua al giorno. Ricorda inoltre che i bambini sono maggiormente esposti a rischio di disidratazione rispetto agli adulti.
  • Bevi frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni.
  • L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua, tanto quella del rubinetto quanto quella imbottigliata, entrambe sicure e controllate. 
  • Ricorda che bevande diverse (come aranciate, bibite di tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè) oltre a fornire acqua apportano anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici). Queste bevande vanno usate con moderazione.
  • È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fon damentale per regolare la temperatura corporea).

False credenze sull’acqua secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana).

Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti. Al limite, se si eccede nella quantità si allungano un poco i tempi della digestione a causa della diluizione dei succhi gastrici, ma un’adeguata quantità di acqua (non oltre i 600 700 ml) è utile per favorire i processi digestivi, perché migliora la consistenza degli alimenti ingeriti.

2. Non e vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene calorie, e le variazioni di

peso dovute all’ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli.

3. Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più da sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo che dalla

quantità di acqua che ingeriamo.

4. Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o “curare la cellulite”. I sali contenuti nell’acqua favoriscono l’eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell’organismo. Nei bambini, in particolare, sarebbe bene non utilizzare le acque oligominerali in modo esclusivo, ma bisognerebbe alternarle con quelle più ricche di minerali, in quanto una diuresi eccessiva può impoverire di sali minerali un organismo in crescita.

5. Non è vero che il calcio presente nell’acqua non sia assorbito dal nostro organismo.

Ricerche recenti dimostrano il contrario. La capacità dell’intestino umano di assorbire il

calcio contenuto nelle acque (spesso presente in quantità consistente) è considerata

addirittura simile a quella relativa al calcio contenuto nel latte.

6. Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la formazione dei calcoli renali. Le

persone predisposte a formare calcoli renali devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza temere che il calcio contenuto nell’acqua possa favorire la formazione dei calcoli stessi: anzi, è stato dimostrato che anche le acque

minerali ricche di calcio possono costituire al riguardo un fattore protettivo.

7. Non è vero che l’acqua gassata faccia male. Né l’acqua naturalmente gassata né quella

addizionata con gas (normalmente anidride carbonica) creano problemi alla nostra salu-

te, anzi l’anidride carbonica migliora la 

conservabilità del prodotto. Solo quando la quantità di gas è molto elevata si possono avere lievi problemi in individui che già sof-

8. Non è vero che le saune facciano dimagrire. Le saune fanno semplicemente eliminare

sudore. Lo stesso organismo provvederà a reintegrare prontamente le perdite, cosicché

nell’arco di poche ore il peso tornerà ad essere esattamente quello di prima.

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

25Feb

Zucchero: false credenze e fake news 

Internet ormai è saturo di notizie! Alcune vere, altre false! 

Troppe persone, che senza competenza alcuna, scrivono notizie che diventano virali! 

Lo zucchero è sicuramente uno degli alimenti più “odiato” da chi segue una sana alimentazione e vuole mantenersi in forma. Allora cominciamo a preferire i prodotti “senza zuccheri aggiunti” o quelli con zucchero di canna senza tenere cura degli altri ingredienti! 

Ecco alcune linee guida secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana): 

False credenze sugli zuccheri

1. Non è vero che il consumo di zuccheri provochi disturbi nel comportamento del bambino. Approfonditi studi hanno smentito l’ipotesi che lo zucchero (saccarosio) provochi alterazioni del comportamento, quali iperattività. Inoltre, il consumo dello zucchero non ha influenza sulle capacità di apprendimento.

2. Non è vero che il valore calorico e le caratteristiche nutritive dello zucchero grezzo siano diverse da quelle dello zucchero bianco. Lo zucchero grezzo (che si ricava sia dalla cannada zucchero che dalla barbabietola) è semplicemente uno zucchero non totalmente raffinato: le differenze di colore e sapore dipendono dalla presenza di piccole quantità di residui vegetali (melassa) che non vantano particolari significati nutrizionali.

3. Non è vero che i succhi di frutta “senza zuccheri aggiunti” siano privi di zuccheri.

Contengono comunque gli zuccheri naturali della frutta – saccarosio, fruttosio e glucosio – nella misura dell’8-10% e quindi forniscono circa 70 kcal per bicchiere (200cc).

4. Le caramelle “senza zucchero”, in quanto dolcificate con polialcoli (sorbitolo, xilitolo, e maltitolo), inducono un effetto lassativo nell’adulto quando il loro consumo supera 20 g/giorno, pari a circa 10 caramelle.

5. Non è vero che i prodotti “light” o “senza zucchero” non facciano ingrassare e quindi possano essere consumati liberamente. Molti di questi prodotti apportano calorie anche in notevole quantità. Leggi attentamente l’etichetta nutrizionale e ricordati che l’uso di

questi alimenti induce un falso senso di sicurezza che porta a consumare quantità eccessive sia degli alimenti “light” che degli alimenti normali.

Come comportarsi:

Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non

superare la quantità di zuccheri consentita.

O Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno grasso e zucchero e più amido, come ad esempio biscotti,

torte non farcite, ecc.

Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle

fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme).

O Limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio, e specialmente di quelli che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torro-Lni, ecc. 

Lavati comunque i denti dopo il loro consumo.

D Se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti sostitutivi, leggi sull’etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire.

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

18Feb

Polpo: proprietà, curiosità e una ricetta light e gustosa!

Il polpo è ricco di potassio, calcio e fosforo ed è ideale per chi segue una sana alimentazione poiché contiene acqua all’80%.

Questo mollusco ha soltanto 80 calorie per 100 grammi ed accoglie Vitamine A e B1!

Il polpo contiene una percentuale alta di potassio, ottimo per la salute del sistema cardio-circolatorio, a cui contribuiscono anche i buoni livelli di acidi grassi Omega 3. 

Inoltre, include ferro, efficace in caso di anemia, e selenio fondamentale per il buon funzionamento del metabolismo corporeo. 

Come pulire e cuocere il polpo in poche mosse! 

Se siete amanti del polpo ma non sapete come pulirlo, ecco una breve guida per non rinunciare a questo mollusco buonissimo! 

Iniziamo sciacquando il polpo sotto l’acqua corrente, strofinando bene sui tentacoli e sulla testa.

Poi, asciughiamo ed eliminiamo “la sacca” che si trova all’altezza degli occhi ed il becco, la parte che si trova al centro dei tentacoli.

Aiutiamoci con un coltellino ed estraiamo queste due parti.

Quindi, eliminiamo le interiora dalla sacca e laviamo bene il polpo. 

Possiamo battere il polpo con un batticarne per renderlo più morbido. 

Infine, portiamo ad ebollizione l’acqua e prima di immergerlo totalmente caliamo ed alziamo solo le punte, per “arricciarle”, per tre/quattro volte.

Polpo arrostito con riso basmati e verdurine!

Questa ricetta è davvero buona e potrete prepararla con le verdure di qualsiasi stagione! 

Può essere un antipasto se servito in piccole porzioni oppure un piatto unico! 

Prendiamo il polpo lessato e dividiamo i tentacoli. Facciamo riscaldare una ghisa (o una padella se non l’avete) e lasciamo grigliare per 5 minuti per lato.

A parte, prepariamo il riso basmati e le verdurine. 

Io per questa volta scelgo broccoletti baresi e pomodorini ma possiamo utilizzare carote, zucchine, peperoni, carciofi, funghi ect…

Impiattiamo il riso con l’aiuto di un coppa pasta, adagiamo sopra il polpo grigliato e le verdurine e completiamo con delle spezie a piacere: curry, curcuma, paprika o peperoncino.

Un piatto che piacerà a tutti, per il suo sapore delicato ma saporito e per i colori vivaci! 

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

11Feb

8 curiosità sulla celiachia 

La celiachia è un’intolleranza permanente: l’infiammazione provocata all’intestino è dovuta dal consumo di alimenti che contengono il glutine. 

1 In Italia, 400/600.000 mila persone sono colpite dalla celiachia. 

2 Eliminare il glutine non fa dimagrire per cui se non si è intolleranti è meglio evitare di scegliere prodotti gluten free.

3 La celiachia colpisce più le donne!

4 I principali cereali senza glutine sono: miglio, amaranto, quinta, riso e grano saraceno. 

5 Alcuni prodotti gluten free sono più calorici perché spesso devono contenere additivi addensanti o emulsionanti.

6 La celiachia è riconosciuta come malattia, in Italia.

7 Secondo la relazione annuale del Ministero della Salute la popolazione europea è quella che risulta essere più colpita.

8 Al momento l’unica terapia adatta è una dieta priva di glutine.

Paginazione degli articoli