25Feb

Zucchero: false credenze e fake news 

Internet ormai è saturo di notizie! Alcune vere, altre false! 

Troppe persone, che senza competenza alcuna, scrivono notizie che diventano virali! 

Lo zucchero è sicuramente uno degli alimenti più “odiato” da chi segue una sana alimentazione e vuole mantenersi in forma. Allora cominciamo a preferire i prodotti “senza zuccheri aggiunti” o quelli con zucchero di canna senza tenere cura degli altri ingredienti! 

Ecco alcune linee guida secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana): 

False credenze sugli zuccheri

1. Non è vero che il consumo di zuccheri provochi disturbi nel comportamento del bambino. Approfonditi studi hanno smentito l’ipotesi che lo zucchero (saccarosio) provochi alterazioni del comportamento, quali iperattività. Inoltre, il consumo dello zucchero non ha influenza sulle capacità di apprendimento.

2. Non è vero che il valore calorico e le caratteristiche nutritive dello zucchero grezzo siano diverse da quelle dello zucchero bianco. Lo zucchero grezzo (che si ricava sia dalla cannada zucchero che dalla barbabietola) è semplicemente uno zucchero non totalmente raffinato: le differenze di colore e sapore dipendono dalla presenza di piccole quantità di residui vegetali (melassa) che non vantano particolari significati nutrizionali.

3. Non è vero che i succhi di frutta “senza zuccheri aggiunti” siano privi di zuccheri.

Contengono comunque gli zuccheri naturali della frutta – saccarosio, fruttosio e glucosio – nella misura dell’8-10% e quindi forniscono circa 70 kcal per bicchiere (200cc).

4. Le caramelle “senza zucchero”, in quanto dolcificate con polialcoli (sorbitolo, xilitolo, e maltitolo), inducono un effetto lassativo nell’adulto quando il loro consumo supera 20 g/giorno, pari a circa 10 caramelle.

5. Non è vero che i prodotti “light” o “senza zucchero” non facciano ingrassare e quindi possano essere consumati liberamente. Molti di questi prodotti apportano calorie anche in notevole quantità. Leggi attentamente l’etichetta nutrizionale e ricordati che l’uso di

questi alimenti induce un falso senso di sicurezza che porta a consumare quantità eccessive sia degli alimenti “light” che degli alimenti normali.

Come comportarsi:

Modera il consumo di alimenti e bevande dolci nella giornata, per non

superare la quantità di zuccheri consentita.

O Tra i dolci preferisci i prodotti da forno della tradizione italiana, che contengono meno grasso e zucchero e più amido, come ad esempio biscotti,

torte non farcite, ecc.

Utilizza in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle

fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme).

O Limita il consumo di prodotti che contengono molto saccarosio, e specialmente di quelli che si attaccano ai denti, come caramelle morbide, torro-Lni, ecc. 

Lavati comunque i denti dopo il loro consumo.

D Se vuoi consumare alimenti e bevande dolci ipocalorici dolcificati con edulcoranti sostitutivi, leggi sull’etichetta il tipo di edulcorante usato e le avvertenze da seguire.

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18Feb

Polpo: proprietà, curiosità e una ricetta light e gustosa!

Il polpo è ricco di potassio, calcio e fosforo ed è ideale per chi segue una sana alimentazione poiché contiene acqua all’80%.

Questo mollusco ha soltanto 80 calorie per 100 grammi ed accoglie Vitamine A e B1!

Il polpo contiene una percentuale alta di potassio, ottimo per la salute del sistema cardio-circolatorio, a cui contribuiscono anche i buoni livelli di acidi grassi Omega 3. 

Inoltre, include ferro, efficace in caso di anemia, e selenio fondamentale per il buon funzionamento del metabolismo corporeo. 

Come pulire e cuocere il polpo in poche mosse! 

Se siete amanti del polpo ma non sapete come pulirlo, ecco una breve guida per non rinunciare a questo mollusco buonissimo! 

Iniziamo sciacquando il polpo sotto l’acqua corrente, strofinando bene sui tentacoli e sulla testa.

Poi, asciughiamo ed eliminiamo “la sacca” che si trova all’altezza degli occhi ed il becco, la parte che si trova al centro dei tentacoli.

Aiutiamoci con un coltellino ed estraiamo queste due parti.

Quindi, eliminiamo le interiora dalla sacca e laviamo bene il polpo. 

Possiamo battere il polpo con un batticarne per renderlo più morbido. 

Infine, portiamo ad ebollizione l’acqua e prima di immergerlo totalmente caliamo ed alziamo solo le punte, per “arricciarle”, per tre/quattro volte.

Polpo arrostito con riso basmati e verdurine!

Questa ricetta è davvero buona e potrete prepararla con le verdure di qualsiasi stagione! 

Può essere un antipasto se servito in piccole porzioni oppure un piatto unico! 

Prendiamo il polpo lessato e dividiamo i tentacoli. Facciamo riscaldare una ghisa (o una padella se non l’avete) e lasciamo grigliare per 5 minuti per lato.

A parte, prepariamo il riso basmati e le verdurine. 

Io per questa volta scelgo broccoletti baresi e pomodorini ma possiamo utilizzare carote, zucchine, peperoni, carciofi, funghi ect…

Impiattiamo il riso con l’aiuto di un coppa pasta, adagiamo sopra il polpo grigliato e le verdurine e completiamo con delle spezie a piacere: curry, curcuma, paprika o peperoncino.

Un piatto che piacerà a tutti, per il suo sapore delicato ma saporito e per i colori vivaci! 

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11Feb

8 curiosità sulla celiachia 

La celiachia è un’intolleranza permanente: l’infiammazione provocata all’intestino è dovuta dal consumo di alimenti che contengono il glutine. 

1 In Italia, 400/600.000 mila persone sono colpite dalla celiachia. 

2 Eliminare il glutine non fa dimagrire per cui se non si è intolleranti è meglio evitare di scegliere prodotti gluten free.

3 La celiachia colpisce più le donne!

4 I principali cereali senza glutine sono: miglio, amaranto, quinta, riso e grano saraceno. 

5 Alcuni prodotti gluten free sono più calorici perché spesso devono contenere additivi addensanti o emulsionanti.

6 La celiachia è riconosciuta come malattia, in Italia.

7 Secondo la relazione annuale del Ministero della Salute la popolazione europea è quella che risulta essere più colpita.

8 Al momento l’unica terapia adatta è una dieta priva di glutine.

04Feb

Salmone: proprietà, curiosità e una ricetta velocissima! 

Crudo, affumicato o al vapore, il salmone è un prodotto ricco di vitamine e grassi buoni. Un secondo da consumare almeno una volta alla settimana! 

Il salmone è un pesce di acqua dolce dal colore roseo. Il colore è legato all’ alimentazione a base di krill e di altri animali in conchiglia. Esistono però anche varietà di salmoni con carni bianche. 

Il salmone rosa è un pesce che trascorre poco tempo nelle acque, per questo è tra i pesci meno salati. Questo, ovviamente, non vale per quello affumicato.

100 gr di salmone contiene circa 180 kcal e contiene 18 gr circa di proteine, per questo è un’ottima fonte di proteica. Ricco di vitamine, sali minerali e acidi grassi Omega 3.

Questo pesce non contiene né lattosio né glutine ma in compenso apporta una consistente dose di colesterolo e non possiede fibre. 

5 Curiosità sul salmone 

  • La maggior parte dei salmoni arrivano dall’Oceano Atlantico.
  • Il salmone viene considerato un pesce “salva cuore” perché è ricco di antiossidanti e Omega 3 che fluidificano il sangue.
  • Il consumo del salmone crudo ha superato di gran lunga quello del salmone affumicato, soprattutto grazie al dilagare della cucina giapponese.
  • Il salmone più pregiato arriva da paesi europei, come Scozia, Irlanda e Norvegia. 
  • La parte della pancia del salmone è quella più tenera ma allo stesso tempo quella più grassa. 

Ricetta delle conchigliette al salmone

Ingredienti per due persone:

(Le quantità sono indicative e sono da adattare al proprio piano alimentare)

•150 gr di pasta

•120 gr di salmone 

•60 gr di robiola 

•40 gr di noci 

•Prezzemolo q.b.

•Spicchio d’aglio 

•Sale, pepe e olio q.b. 

Procedimento:

Caliamo la pasta. Nel frattempo, ripassiamo il salmone a tocchetti, in una casseruola, con un filo d’olio e lo spicchio d’aglio.

Aggiungiamo la robiola, le noci tritate finemente, un po’ d’acqua di cottura. 

Uniamo la pasta, aggiustiamo si sale e pepe e impiattiamo.

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26Gen

Plicometro: cos’è e a cosa serve! 

Il plicometro è uno strumento medico manuale che consente di valutare la massa corporea attraverso la misurazione delle pliche cutanee! 

Seppure un utensile di semplice utilizzo, è importante che venga usato nel modo giusto per evitare errori di misurazione! 

Si tratta di una sorta di pinza in possesso di un’apposita ghiera graduata. Con la pinza si bloccano le pliche sottocutanee e con la ghiera si misura il loro spessore.

Ovviamente è importante prestare attenzione a prendere solo le pliche sottocutanee, lasciando quindi da parte i muscoli. La misurazione deve, quindi, essere effettuata nell’arco di pochi istanti. 

La compressione infatti a cui le pliche sottocutanee vengono sottoposte potrebbe falsare i risultati. Di solito, proprio per evitare una lettura dei dati sbagliata a minimizzare ogni possibile errore, la rilevazione viene effettuata sulla stessa zona due volte. Si attendono un paio di minuti e poi si torna a misurare. Se tra le due misurazioni ci sono differenze eccessive, con una percentuale maggiore del 10%, allora è bene provvedere ad una terza misurazione.

Plicometria e impedenziometria: caratteristiche e differenze

La plicometria e impedenziometria sono due tecniche utilizzate per misurare la percentuale di grasso corporeo. A differenza del plicometro, l’impedenziometro sfrutta l’energia elettrica! 

L’impedenzometria o misurazione della impedenza corporea è considerata come una tra le tecniche più precise, affidabili ed efficaci per determinare la composizione dell’organismo. Per questa tecnica è necessario un impedenziometro, un apparecchio in possesso di appositi elettrodi.  

Gli elettrodi posizionati a contatto con alcune parti del corpo fanno passare al suo interno una corrente molto debole. Proprio perché la corrente è debole, non si ha alcun tipo di ripercussione negativa sulla salute. La corrente è però ad alta frequenza, anzi altissima. La frequenza infatti utilizzata è di 50.000 Hz.

L’acqua è un ottimo conduttore di corrente elettrica mentre il grasso no, anzi deve essere considerato come un vero e proprio isolante. Basandosi su questo fenomeno l’impedenziometro è in grado di capire quanta acqua è presente nell’organismo e quanta massa grassa. Invia i dati rilevati ad un computer che li elabora attraverso appositi e complessi algoritmi. Può così indicare sul display la massa grassa totale, la massa grassa di deposito, la massa magra, nonché il metabolismo basale del paziente.

Impedenzometria e plicometria sono entrambe soluzioni eccellenti per coloro che vogliono controllare il rapporto tra massa grassa e massa magra. La plicometria deve necessariamente essere effettuata da un medico ed è la scelta ideale per le persone più giovani, sino ad un massimo di 40 anni. L’impedenziometria è invece adatta anche per le persone over 40 ed è una tecnica, come scritto prima, molto più precisa.

Nel mio studio puoi effettuare la tua analisi impedenziometrica! 

Sul mio profilo Instagram (nutrizionista_mariannaesposito) trovi un video per capire al meglio come funziona l’impedenziometro!

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21Gen

Burger vegetali light

I burger vegetali sono un’alternativa sana e gustosa ai classici burger di carne. 

Sono adattabili a tutti i piani alimentari: light e vegetariani e senza l’aggiunta di formaggio ed albumi sono facilmente adattabili anche ad alimentazioni vegane. Per quest’ultima versione è possibile utilizzare dell’acqua faba o della farina di ceci. 

L’acqua faba è un ingrediente semplice impiegato nella preparazione di dolci, spessissimo al posto delle uova. Si tratta di acqua di cottura dei legumi che, emulsionata, guadagna la consistenza degli albumi a neve. 

Un elemento strategico che rende torte e plumcake più morbidi senza l’impiego di burro, latte e uova

Dieta vegetariana  

Nella dieta vegetariana, invece, non sono previsti cibi di origine animale (molluschi e crostacei compresi); sono invece ammessi alimenti di derivazione come uova, latte, formaggi e miele. 

Il regime alimentare vegetariano bilancia l’assenza di queste  proteine con quella di proteine vegetali. Cereali, formaggi, legumi, semi, frutta secca e uova sostituiscono carne e pesce. 

La dieta vegetariana, al contrario di quanto sostengono alcuni, è un’alimentazione sana ma che va seguita da un professionista almeno in fase iniziale per assicurarsi di consumare la giusta quantità di nutrienti. 

Questo piano alimentare può prevedere anche l’esclusione di latte o di uova prendendo il nome, rispettivamente, di dieta latto-vegetariana o ovo-vegetariana

Si parla invece di regime semi-vegetariano quando si consumano occasionalmente proteine animali o soltanto pesce.

Ricetta dei burger vegetali 

Ingredienti per 6 burger:

•3 patate medie

•1 carota 

•300 gr di verdure a piacere (broccoli, cavolfiore, piselli, zucca)

•2 albumi 

•sale, pepe e parmigiano q.b. 

Procedimento: 

Sbollentiamo le patate e le verdure, facciamo raffreddare  e frulliamo tutto.

Uniamo albume, sale, pepe e parmigiano. 

Se il composto risulta troppo morbido possiamo aggiungere un po’ di pangrattato o un cucchiaio di farina di ceci.

Cuociamo in padella con un filo di olio evo e serviamo con un’insalatina o all’interno di panino rucola e pomodorini!

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12Gen

Cosa mangiare fuori casa quando si è a dieta?

Sempre più spesso si parla di sana alimentazione, evitando così la parola “dieta”. Certo, dieta, dal greco dìaita, significa regime, stile di vita! 

Però spesso dobbiamo perdere qualche chilo, semplicemente perché vogliamo stare bene con noi stessi o perché la nostra cartella clinica non ci permette di sostenere un’alimentazione ricca di cibi grassi e junk food! 

Concerdersi una pizza o un gelato, quando se ne ha voglia, non ha mai fatto male a nessuno ma se devi tenerti in forma ed evitare il surplus calorico forse è bene fare attenzione ai piatti da ordinare al ristorante! Come per tutte le cose, l’importante è non eccedere! 

La collega ci invita a pranzo fuori ma abbiamo già mangiato la pizza il giorno prima e quello seguente abbiamo una cena con gli amici che vivono fuori da anni e a cui non possiamo rinunciare, la parola d’ordine è “moderazione”! 

Evitiamo salse e condimenti extra, preferiamo cotture semplici come il forno o la griglia e scegliamo di insaporire le verdure con pepe, aceto o limone riducendo olio e sale!  Optiamo per un contorno di verdure e rifiutiamo le allettanti patatine fritte! Piuttosto, prediligiamo quelle al forno per la componente di carboidrati del giorno. 

Come companatico mangiamo del pane ed evitiamo focacce super salate, crostini semi fritti o panini all’olio. Non esageriamo con salumi e formaggi, qualora vi fosse un tagliere al centro tavola, ed evitiamo di mangiare troppe olive! Per il dolce la cosa migliore è scegliere della frutta fresca declassando dolci super zuccherati o gelati.

Idee per pranzi fuori casa

Per fortuna, nell’ultimo periodo sempre di più ristoranti e pub si muovono verso alternative light ma gustose! Piatti semplici che prevedono verdure grigliate, cotture al vapore e pietanze poco elaborate! 


Tanti sono i ristoranti che hanno inserito nel menu insalate di farro, vellutate di verdure e torte light! Qui troverai una lista di alternative tra le quali scegliere quando sei a pranzo fuori.

  • Crostone con fior di latte, pomodori e basilico;
  • Insalatone di pollo o tonno;
  • Tramezzino con pollo, insalata, formaggio e pomodori;
  • Toast con prosciutto cotto e verdure grigliate;
  • Pennette o gnocchi di patate al pomodoro; 
  • Piadina con straccetti di carne, rucola e parmigiano; 
  • Panino con hamburger, verdure grigliate e provola; 
  • Tartare di carne o pesce e contorno di insalata o pomodorini; 
  • Rucola, bresaola e scaglie di parmigiano;
  • Tagliata di manzo con rucola e pomodorini; 
  • Pollo con patate al forno (preferibilmente fresche e senza troppe spezie).

Se hai in mente altre alternative light da gustare fuori casa ti aspetto sotto all’ultimo post sul mio profilo Instagram (nutrizionista_mariannaesposito) e sul mio canale social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista).

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07Gen

Intolleranza al lattosio: curiosità e ricette!

L’intolleranza al lattosio è una condizione fisiologica caratterizzata dall’incapacità dell’intestino di digerire il lattosio, ossia lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati. 

L’intolleranza al lattosio provoca una reazione, non allergica, che presenta disturbi gastrointestinali come gonfiore, dolori addominali o diarrea. 

In genere, la causa principale è legata alla mancanza o carenza dell’enzima lattasi intestinale. In altri casi, l’intolleranza al lattosio è legata dall’insufficienza di enzimi proteolitici, utili per la digestione delle proteine del latte. 

Differenza tra intolleranza e allergia al lattosio!

“Circa il 60% degli adulti al mondo ha un’intolleranza al lattosio, contro solo il 4% che invece è proprio allergico.”

Le allergie sono legate e causate da una reazione eccessiva del sistema immunitario nei confronti di un antigene. Le intolleranze, invece, non sono provocate dal sistema immunitario ma sono causate da una reazione anomala dell’organismo a una sostanza estranea.

Curiosità sull’intolleranza al lattosio che non conoscevi!

  • Secondo un recente studio, effettuato all’Università di Zurigo, l’intolleranza al lattosio è una condizione in cui già alcuni uomini dell’età antica vi si trovavano. 
  • Il latte scremato contiene più lattosio di quello intero, contrariamente a quello che si pensi. 
  • Alcuni formaggi, come il Parmigiano stagionato 24 mesi o il Gorgonzola, non contengono il lattosio. 
  • Alcuni salumi, come il prosciutto cotto, potrebbero contenere derivati del latte nei conservanti, per questo è sempre bene controllare le etichette!
  • Il latte di bufala o di pecora hanno una quantità maggiore di lattosio rispetto al latte vaccino.
Plumcake all’acqua senza lattosio!

Ricetta del plumcake all’acqua senza lattosio!

Ingredienti per uno stampo da 20 cm 
•300 ml di acqua 

•200 gr di farina d’avena 

•120 gr di zucchero di canna 

•80 gr di cioccolato fondente 

•2 cucchiai di olio di oliva 

•1 bustina di lievito per dolci 

•1 bustina di vanillina 

Procedimento: 

Iniziamo miscelando zucchero, farina e vanillina. Poi incorporiamo l’acqua e l’olio.

Sciogliamo il cioccolato a bagno maria e uniamolo al composto. Quindi, aggiungiamo il lievito e decoriamo con qualche scaglia di cioccolato fondente che abbiamo tenuto da parte.

Inforniamo per 30-35 minuti a 180 gradi e gustiamo con una tisana al cocco o con un tè ai frutti rossi! 

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17Dic

Come gestire l’alimentazione durante le feste natalizie?

Le feste si avvicinano e godersi del buon cibo dopo un anno di sana alimentazione è quello che più desideriamo… 
Mangiare senza “avere rimorsi” e senza l’ansia di ingrassare è l’obiettivo del mio articolo. In fondo, come dico sempre “non si ingrassa tra Natale e Capodanno ma tra Capodanno e Natale”. 

Spesso, i giorni di festa sono associati al cibo! Ci vediamo, pranziamo insieme e cuciniamo più del dovuto! 
Certo, il cibo è convivilità e condivisione ma non per questo deve rappresentare l’obiettivo principale del Natale e delle feste che si susseguono. Perciò, concediti tutto quello di cui hai voglia ma senza esagerare: alterna pasti liberi nei giorni festivi a pasti più contenuti nei giorni che invece intercorrono tra l’uno e l’altro. 

Trucchetti per limitare gli “sgarri”!

La soluzione, infatti, è quella di limitare di “sgarri”. Goditi i cibi che ami di più senza fare il bis e concediteli solo nei giorni festivi. Mangia lentamente per digerire meglio e riprendi la sana alimentazione il giorno seguente. 
Non saltare certo la colazione, anzi mangia della frutta fresca e bevi una tisana così da depurare l’organismo ed evitare di accumulare ritenzione idrica. 
Approfitta del tempo che hai a disposizione per passeggiare, evitando di usare l’auto, oppure allenati così da bilanciare il surplus calorico con l’attività fisica. 

Non pesarti durante il periodo festivo poiché l’accumulo di liquidi potrebbe spostare la lancetta della bilancia, provocandoti ansia e stress. Quello è gonfiore, non grasso! Basta ricominciare la sana alimentazione il giorno dopo! 
Per aiutarti a vivere a pieno le festività, ho preparato per te due piani alimentari: uno ti accompagnerà durante tutto il periodo aiutandoti a bilanciare l’alimentazione dei giorni “rossi” da quella dei giorni feriali; l’altro, invece, è consigliato per depurare il corpo, nel periodo post festivo. 
La combinazione precisa degli alimenti permette di smaltire in poco tempo un accumulo eccessivo di tossine date da un’alimentazione sbilanciata per eccesso tipica del post festività.

Burger di ceci
Secondo light e gustoso

Burger di ceci!

Ecco un’idea gustosa, light e veloce da preparare nei giorni che susseguono le festività! 

Ingredienti per 4 burger

  • 200 gr gr di ceci 
  • Olio evo e sale q.b. 
  • Prezzemolo, aglio e paprica a.b. 
  • Pangrattato q.b.
  • Un albume

Procedimento

Cuociamo i ceci o compriamoli precotti. Quindi frulliamoli con un filo d’olio evo, un pizzico di sale, prezzemolo, aglio e paprica. 

Passiamoli nell’albume e poi nel pangrattato e facciamo cuocere in forno a 180 gradi o in padella per circa 15 min.

Accompagniamoli a della rucola o a una purea di zucca e il nostro piatto bilanciato è pronto! 

 Pollo all’arancia! 

Il pollo all’arancia è una valida alternativa per mangiare la carne bianca in modo saporito e diverso dal solito. 

Ingredienti per 2 persone

  • 300 gr di fusi di pollo
  • 2 arance 
  • Un cucchiaio di farina 
  • Olio evo q.b. 
  • Cipolla q.b. 
  • Rosmarino a piacere 
  • Sale e pepe q.b.

Procedimento 

Facciamo rosolare la cipolla e lasciamola cuocere con pochissima acqua. Passiamo i fusi nella farina e mettiamoli in casseruola a cuocere.

A metà cottura aggiungiamo il succo delle arance e la buccia grattugiata. 

Uniamo gli odori, saliamo e pepiamo e lasciamo cuocere. 

Impiattiamo e serviamo con un rametto di rosmarino.

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10Dic

Cioccolata calda, light e gustosa!

Cioccolata calda e Netflix sono tra le sette meraviglie del mondo! Ah no?!
Sono sicura che ora che leggerai la ricetta della mia cioccolata calda light, cambierai idea! 
Tra le richieste più ricorrenti, da parte dei miei pazienti, “Posso bere il ciobar zero?” è sicuramente la più gettonata! Allora ecco le dosi per una cioccolata calda light e gustosa, per evitare di ricorrere sempre a cibi confezionati pieni di conservanti e dolcificanti artificiali. 

Il cacao viene prodotto dai semi della pianta di cacao attraverso il processo di fermentazione, torrefazione e triturazione. Ricco di proteine, lipidi, sali minerali e Vitamine del gruppo B, è considerato un “functional food” ossia un alimento che oltre ad avere proprietà nutrizionali valide per il nostro organismo crea anche benessere a mente e corpo.
Infatti, la serotonina e la tiramina, contenuti all’interno delle fave di cacao, sono efficaci contro la depressione e i disturbi d’ansia. 

E’, di fatti, risaputo che il cioccolato rende felici! La presenza di magnesio, teanina e caffeina stimola il sistema nervoso che sollecita la produzione di endorfine. Il cervello libera, così, serotonina e dopamina, gli ormoni legati al benessere.
Tuttavia, la quantità di caffeina è veramente minima: circa il 20% di quella contenuta nei semi del caffè. Per questo, al contrario di quello che si pensi, il suo consumo non provoca insonnia o nervosismo, fuorché non sia assunto in dosi davvero massicce. 

Spezie per cioccolata calda
Cioccolata calda light e gustosa, con spezie e profumi natalizi.

La mia ricetta della cioccolata, calda e cremosa

La mia cioccolata calda light si prepara in 5 minuti ed è l’ideale per combattere il freddo di questi giorni. 
Esotica, con un pizzico di peperoncino; delicata con l’aggiunta di una bacca di vaniglia; in versione natalizia con cannella o anice stellato, puoi davvero “sbizzarrirti”!  

Ingredienti per due persone: 

  • 100 ml di latte
  • 100 ml di acqua 
  • 3 cucchiai di cacao 
  • 25 gr di cioccolato fondente 
  • 20 gr di stevia (facoltativa) oppure due cucchiaini di zucchero di canna integrale

Scaldiamo latte e acqua e aggiungiamo il cacao prima che arrivi a bollore.
Cuociamo, mescolando continuamente, fino ad ottenere una consistenza cremosa.

Aggiungiamo la stevia (o lo zucchero) e infine il cioccolato fondente.
Versiamo in tazza e gustiamo con due oro saiwa per un pre-nanna goloso ma senza troppi “sensi di colpa”.

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