13Mag

Peperoni ripieni 

Spesso mi chiedete come combinare i vari macronutrienti in un unico piatto, ecco allora che arrivo in aiuto con una ricetta semplice, fresca e veloce da realizzare!

I peperoni ripieni sono un piatto unico che potete consumare sia freddo che caldo, variando con i condimenti più disparati: cereali, verdure e formaggi…

Protagonisti delle verdure estive, i peperoni sono ricchi di benefici, proprietà antiossidanti e diuretiche. 

Vitamina A, C e betacarotene contribuiscono alla melatonina e il consistente apporto di sali minerali e fibre aumentano il senso di sazietà. 

Insomma un ingrediente a cui non si può rinunciare, soprattutto se si vuole seguire una sana alimentazione!

Come preparare i peperoni ripieni 

Ingredienti per due persone: 

2 peperoni 

100 gr di riso venere 

40 gr di mais 

200 gr di macinato magro 

50 gr di asiago 

Pomodorini q.b.

Procedimento:

Puliamo e laviamo i peperoni. A parte cuociamo il riso venere.

Lo scoliamo, aggiustiamo di sale e aggiungiamo il mais, i pomodorini, l’asiago, il macinato e le spezie che preferiamo.

Riempiamo i peperoni e inforniamo per mezz’ora circa in forno ventilato.

Sforniamo e serviamo con i peperoni con il loro “cappello”. 

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

06Mag

10 idee per insalatone light, gustose e super estive! 

Must have dell’estate e veloci da preparare, le insalatone sono un pranzo gustoso sia per chi segue una sana alimentazione che per chi vuole godersi un pasto leggero ma senza rinunciare al gusto!

Vegetariane o vegane, dal sapore orientale o mediterraneo, le insalatone possono accontentare i gusti più disparati.

Oggi ti consiglio 10 insalatone per il tuo pasto completo, da consumare a casa o a lavoro! 

1 Fresca ed estiva: Iceberg, songino, mela verde, lupini e scaglie di grana

2 Con un retrogusto greco: Carciofini, spinaci freschi, feta, cipolla di Tropea e zeste di limone

3 Vegetariana e alternativa: Verza, tofu, anacardi e semi di girasole

4 Mediterranea e saporita: Rucola, pomodorini secchi, fiordilatte e noci

5 Sapori e consistenze a contrasto: finocchi, misticanza, parmigiano, uvetta e mandorle 

6 Vegana e peofumata: Melograno, finocchi, semi di chia e ceci 

7 Dal gusto di sottobosco: Funghi, rucola, pistacchi e primo sale

8 Al sapore di mare: Salmone, mandorle, pesto di basilico e iceberg

9 Esotica e colorata: Mango, songino, prosciutto crudo e scaglie di parmigiano 

10 Una quasi cesar salad: Iceberg, pollo, salsa yogurt e anacardi

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

30Apr

Mozzarella in carrozza light

Tipica della tradizione napoletana, la mozzarella in carrozza è lo sfizio napoletano per eccellenza. E se sana alimentazione non coincide con privazione (almeno nel mio studio, si intende) allora ecco una ricetta buona, light e golosissima! 

Un piatto povero nato in Campania, all’inizio dell’800 che prende il nome dalla sua composizione: una fetta di mozzarella coperta da due fette di pane, proprio come “nasconde” una carrozza.

Secondo altre ricerche, pare che il nome sia stato scelto, invece, in vista dei trasporti in carrozza che, a quel tempo, portavano da un paese all’altro beni di prima e seconda necessità, anche il latte!

Ricetta della mozzarella in carrozza al forno!

Ingredienti per due persone:

4 fette di pane integrale 

Una mozzarella da 100 gr 

20 gr di pangrattato 

Sale e pepe q.b 

1 cucchiaio di olio evo 

1 albume

Tagliamo la mozzarella e lasciamola asciugare in frigo per 15 min. Poi, disponiamola su una fetta di pancarrè e copriamo con l’altra fetta.

Dividiamo il pancarrè in 4 triangolini e paniamo prima nell’albume e poi nel pangrattato, aromatizzato con erbette, sale e pepe.  

Filo d’olio e in forno per 10 min a 200 gradi!

Filanti, profumate e super light!

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

23Apr

Gravidanza: come comportarsi a tavola? 

Negli ultimi anni, gli studi sulle esigenze nutrizionali della gestante si sono notevolmente evoluti.

L’alimentazione è fondamentale in quanto può influenzare sia lo stato di salute della donna, sia il corretto sviluppo intrauterino del feto ed il peso del bambino alla nascita.

Secondo i LARN, uno dei fattori più rilevanti che si trova a dover gestire chi segue una donna in gravidanza è l’incremento ponderale durante tale periodo.

Questo è dovuto al peso del feto, della placenta, del liquido amniotico, all’aumento di volume dell’utero, dell’apporto di sangue, delle riserve di grasso e del tessuto mammario. 

L’alimentazione della gestante non differisce molto da quella consueta, anche se deve coprire non solo i bisogni nutritivi della madre ma anche quelli del nascituro e garantire il regolare decorso della gravidanza. Ciò porta comunemente a dire che la gestante debba “mangiare per due”, affermazione certamente esagerata. 

E però vero che se la dieta della donna non copre i bisogni del feto, l’accrescimento di quest’ultimo intaccherà le riserve materne di nutrienti, il che, oltre ad aumentare il rischio di malattie per la madre, può influenzare negativamente lo sviluppo del bambino.

La richiesta supplementare di energia per la gestazione è relativamente contenuta, varia a seconda del periodo (in media è intorno alle 300 kcal giornaliere) ed è tale da non comportare cambiamenti rilevanti nelle normali abitudini alimentari della gestante: è importante tenerne conto, per evitare che si verifichino rischiosi aumenti di peso oltre i limiti desiderabili.

Nei confronti dell’alimentazione della coetanea sana, l’alimentazione della gestante sana richiederà qualche attenzione in più sotto il profilo della qualità, in relazione soprattutto alle proteine, al tipo di grassi e ad alcune vitamine e minerali.

All’aumentata domanda in proteine, tipica della condizione, la gestante può far fronte ricorrendo al pesce, alle carni magre, alle uova, al latte, ai formaggi e ai latticini, ma anche al pane, alla pasta, al riso e agli altri cereali i quali, se non troppo raffinati, contribuiscono anche a prevenire la stipsi, disturbo frequente durante la gravidanza. 

I legumi secchi apportano proteine, ferro e calcio, ma possono favorire in alcuni casi la comparsa di meteorismo e di coliche addominali, condizioni che in gravidanza è particolarmente raccomandabile evitare.

Tra le vitamine e i minerali, la gravidanza comporta necessità decisamente superiori per quanto riguarda il calcio (nel 3° trimestre circa 200-250 mg passano ogni giorno nello scheletro del feto: se non è l’alimentazione materna a fornirli, saranno le ossa della madre a privarsene, decalcificandosi), il ferro (bisogni quasi raddoppiati rispetto alla donna adulta. 

Spesso occorre arricchire la dieta base con latte e latticini e consumare un’ampia varietà di frutta e ortaggi, privilegiando quelli colorati in giallo-arancio e le verdure a foglie larghe di colore verde scuro.

Tra i grassi da condimento anche per la gestante il migliore in assoluto è l’olio extravergine di oliva.

In gravidanza come regola generale è consigliabile astenersi dal consumare insaccati, ma soprattutto è necessario escludere i cibi di origine animale crudi o poco cotti e le bevande alcoliche di qualsiasi genere.

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

15Apr

Agnello in umido

L’agnello è una delle preparazioni della tradizione Pasquale. In umido, alla brace o glassato è il secondo piatto per eccellenza!

L’agnello è il simbolo di purezza della Bibbia. Per gli ebrei era consuetudine mangiare l’agnello a Pasqua, in ricordo della promessa di Dio al popolo di Mosè: la salvezza dei primogeniti se i loro capifamiglia avessero segnato le porte delle loro case in Egitto con sangue d’agnello.

Ricetta del l’agnello in umido 

L’agnello in umido è una ricetta facile e veloce da preparare. Un modo per ottenere una carne tenera e saporita. 

Il suo sapore selvatico e il profumo di sottobosco rendono l’agnello una carne leggera ma al tempo stesso saporita!

Procedimento:

Per prima cosa, lasciamo riposare le costine di agnello nel vino rosso per due ore insieme a cipolla, alloro, sedano e carote.

Facciamo poi un soffritto leggero e con l’aiuto dell’acqua cuociamo le verdure. Aggiungiamo le costine in casseruola e facciamo andare per 5/10 minuti. 

Aggiungiamo un bicchiere d’acqua e lasciamo cuocere in pentola (o in alternativa in forno) fino a cottura ultimata.

Possiamo abbinare delle patate al forno o una crema di funghi…

Il risultato è sorprendente!

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

09Apr

Come cambia l’alimentazione negli anziani?

Come in molti Paesi occidentali, anche in Italia la popolazione anziana è in netto aumento: gli ultrasessantacinquenni sono ormai quasi il 20% della popolazione totale.

Secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana), studi disponibili indicano che gli anziani sani sono in genere nutriti in modo soddisfacente, il che non toglie che la popolazione anziana sia a rischio di malnutrizione. Infatti sono molti i fattori che possono peggiorare l’alimentazione, e quindi lo stato di nutrizione, in questa fase della vita: solitudine, vedovanza, basso reddito, invalidità, malattie croniche, depressione, uso di farmaci, ecc. oltre alla scarsa educazione alimentare.

La diffusa opinione che l’anziano debba mangiare in modo sensibilmente diverso rispetto all’ adulto è errata. Infatti, salvo specifiche controindicazioni (diabete, dislipidemie, iperuricemia, obesità, ecc.), valide peraltro anche per le età precedenti, l’alimentazione indicata nella terza età non differisce qualitativamente da quella dell’ adulto, anche se il bisogno in energia diminuisce.

Il mantenimento delle abitudini precedenti, unito al declino dell’attività fisica, sono i motivi principali per cui proprio nella terza età si ha un tasso di sovrappeso e di obesità particolarmente elevato. In mancanza di una particolare attività motoria, l’apporto raccomandato giornaliero di calorie è genericamente indicato intorno alle 1900-2250 per l’uomo (1600-1900 per la donna) nella fascia di età fra i 60 e i 74 anni e intorno alle 1700-1950 per l’uomo (1500-1750 per la donna) nella fascia di età oltre i 75 anni. Le minori necessità caloriche derivanti dalla diminuzione del fabbisogno di base (legata alla riduzione della massa magra) e dalla ridotta attività fisica comportano un significativo decremento del fabbisogno energetico intorno ai 75 anni.

Per quanto riguarda le proteine, rimane valido il fabbisogno raccomandato per

le età precedenti. Gli alimenti proteici più consigliati sono il latte, i formaggi,

i legumi, le uova, il pesce (prezioso veicolo di acidi grassi polinsaturi omega- 3) e la carne (soprattutto carne magra e pollame), fonti anche di calcio e di ferro di cui spesso l’anziano è carente. E opportuno ridurre i grassi preferendo quelli più ricchi in acidi monoinsaturi.

È preferibile consumare pasta integrale, legumi e certi tipi di verdura e di frutta, che fornisce energia, fibra, ferro, insieme ad altri minerali e vitamine. 

Come comportarsi? 

– Sforzati di consumare sistematicamente una dieta variata e appetibile. O Evita il ricorso troppo frequente a pasti freddi, piatti precucinati o riscaldati.

– Scegli gli alimenti sulla base delle condizioni del tuo apparato masticatorio, anche per facilitare i processi digestivi che nell’anziano sono meno efficienti e preparali in modo adeguato come ad esempio: tritare le carni.

– Evita pasti pesanti e fraziona l’alimentazione in più occasioni nell’arco della giornata.

– Fai una buona prima colazione comprendente anche latte o yogurt.

01Apr

Polpette di spinaci 

Ricchi di vitamina A e acido folico, gli spinaci sono famosi per la capacità di aumentare la forza nei muscoli. 

Gli spinaci sono anche ricchi di luteina, efficace per la salute degli occhi, e fibre che contribuiscono ad una migliore digestione. 

Gli spinaci sono poveri di kcal, circa 30per 100 gr e contengono una quantità generosa di acqua, utile per eliminare liquidi in eccesso.

In cucina, sono versatili è perfettamente combinabili con pesce e carne! 

Qualche goccia di limone, inoltre, favorisce l’assunzione del ferro e rende il gusto degli spinaci piu gradevole.

Ricetta polpette agli spinaci 

Oggi ti propongo una ricetta davvero semplice. Un modo simpatico per avvicinare i bambini al consumo di verdure.

Le polpette sono morbidissime e cremose e piaceranno a grandi e piccini! 

Ingredienti per 10 polpette 

125 gr di ricotta 

125 gr di spinaci 

2 cucchiai rasi di pangrattato 

1 cucchiaino di parmigiano 

Sale, pepe e olio evo q.b.

Procedimento 

Facciamo bollire gli spinaci e poi tritiamoli finemente. Aggiungiamo la ricotta, il parmigiano, il pangrattato, sale e pepe.

Facciamo riposare il composto in frigo 10 minuti, poi formiamo le polpette e disponiamole in una teglia con carta forno. 

Cuociamo 15/20 minuti a 200 gradi e serviamole ancora calde.

Per una versione più golosa possiamo aggiungere le polpette ad un sughetto leggero di  pomodori. 

25Mar

10 cibi da mangiare in menopausa!

Come sappiamo, l’alimentazione è il “motore” del nostro corpo! E può contribuire ad alleviare i sintomi di alcune malattie o della menopausa.

Una sana alimentazione, infatti, può aiutare a minimizzare le vampate di calore e gli sbalzi d’umore.

Cosa dovrebbe mangiare quindi chi è in menopausa? Nulla di particolare! 

L’alimentazione deve essere varia e bilanciata nell’apporto di carboidrati, proteine e grassi. 

Ma preferire alcuni alimenti, o diminuirne degli altri, può aiutare contro il gonfiore addominale e la ritenzione idrica.

Con il termine “menopausa” si intende il momento della definitiva cessazione dei flussi mestruali della donna (50,5 anni in media), e quindi la fine del periodo. Una delicatissima fase del ciclo vitale della donna, generalmente racchiusa fra i 45 e i 55 anni di età.

L’aumento dell’aspettativa di vita verificatosi negli ultimi anni fa si che oggi un numero sempre maggiore di donne trascorra molti anni (circa 30, quasi un terzo della vita) in condizioni di post-menopausa: questa considerazione dà un’idea dell’attenzione che occorre prestare al comportamento da tenere in questa fase della vita.

Il climaterio e la menopausa sono caratterizzati da profondi sconvolgimenti dell’equilibrio ormonale e metabolico, che vanno dai ben noti fastidiosi disturbi della sfera soggettiva sino a manifestazioni patologiche vere e proprie che possono peggiorare sensibilmente la qualità della vita della donna. 

La mancanza degli estrogeni comporta, tra l’altro, una minore protezione del cuore e dei vasi nei confronti dell’aterosclerosi e della trombosi, una più facile perdita di calcio da parte del tessuto osseo, una diminuzione significativa dei bisogni di energia (per riduzione del metabolismo basale, maggiore sedentarietà e altri motivi) e, spesso, disturbi del tono dell’umore con fenomeni ansiosi e/o depressivi.

D’altra parte, la cessazione dei flussi mestruali ha il vantaggio di ridurre notevolmente nte i bisogni di ferro. 

Come comportarsi secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana):

– Pratica attività motoria cura la tua alimentazione. 

– Non esagerare con latte e formaggi, nonostante il loro cospicuo contenuto in calcio; se del caso, preferisci il latte scremato e, tra i formaggi, scegli quelli a minor contenuto in grassi e di sale.

– Consuma tutti i giorni e in abbondanza frutta fresca e ortaggi. 

– Usa preferibilmente l’olio d’oliva extravergine.

– Tieni sempre a mente che anche in menopausa il sovrappeso e l’obesità, la sedentarietà, la stitichezza, il fumo di sigaretta e l’abuso dell’alcol rappresentano importanti fattori di rischio.

La scelta degli alimenti è la parte fondamentale per chi vuole attenuare gli effetti della menopausa, per il corpo e per la mente.

Prediligere cibi freschi, ricchi di nutrienti è sicuramente la scelta vincente.

Ecco 10 cibi che ti aiuteranno in menopausa: 

Cereali

Frutta 

Verdura 

Carboidrati integrali

Pesce azzurro 

Carne 

Patate 

Broccoli 

Frutta secca

Legumi 

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

18Mar

Nasello al limone, una ricetta “salva tempo” light e gustosa! 

Al contrario di quanto sostengono alcuni, il nasello non è un merluzzo anche se i due pesci sono molto simili sia per caratteristiche nutrizionali che per caratteristiche culinarie.

Il nasello ha pochissime calorie: circa 70 per 100 gr, è ricco di proteine (il 96%) e poverissimo di lipidi (solo il 4%).

Questo pesce dalle proteine nobili, contiene tantissime vitamine e Omega 3: un toccasana per il nostro organismo! 

Il nasello ha un sapore delicato e si abbina perfettamente alle verdure o agli agrumi. Il suo gusto leggero lo rende una pietanza perfetta anche per i bambini, dalle “pappine” dei neonati agli adolescenti. 

La sua pesca avviene principalmente in inverno, tra Spagna e Portogallo, ma si trova anche nel Mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico, dove vive in profondità tra i 70 e i 1000 metri.

Nasello al limone, ricetta semplice in poche mosse 

Oggi vi mostro una ricetta davvero facile da preparare, che piacerà a tutta la famiglia! 

Il sapore degli agrumi si sposa divinamente con quello delicato del nasello, tanto che anche chi non ama il pesce adorerà questo piatto! 

Ingredienti per due persone 

  • 300 gr di filetti di nasello 
  • 2 limoni 
  • 2 cucchiai di farina 
  • Un cucchiaio di olio evo 
  • 1 Spicchio d’aglio 
  • Sale, pepe ed erbette a piacere 

Procedimento: 

Facciamo andare l’olio con uno spicchio d’aglio e nel frattempo passiamo i filetti di nasello nella farina. 

Prima che soffrigge l’olio aggiungiamo i filetti. 

Rosoliamo da entrambi i lati e poi uniamo il succo di limone.

Se necessario aggiungiamo anche un po’ d’acqua.

Uniamo le erbette, un pizzico di sale e un po’ di pepe, se ci piace, e lasciamo cuocere.

Un piatto semplice, salvatempo, light e super gustoso! 

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

02Mar

L’acqua: falsi miti e curiosità!

L’acqua è la componente fondamentale per l’organismo umano! Rappresenta il 75% del peso corporeo! 

La sua presenza è indispensabile per il corretto funzionamento del corpo: agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti svolgendo un ruolo fondamentale nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’ utilizzazione degli stessi elementi! 

Acqua contenuta negli alimenti: 

Tutti gli alimenti contengono acqua ma in parti diverse! 

Il contenuto di acqua degli alimenti è, infatti, estremamente variabile: frutta, ortaggi, verdura e latte sono costituiti per oltre l’85% da acqua; carne, pesce, uova, formaggi freschi ne con-

tengono il 50-80%; pane e pizza sono costituiti per il 20-40% da acqua; pasta e riso cotti ne

contengono il 60-65%. Infine, biscotti, fette biscottate, grissini e frutta secca ne contengo-

no meno del 10%. Pochissimi alimenti (olio, zucchero) sono caratterizzati dalla pressoché

totale assenza di acqua.

Come comportarsi secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana)

  • Asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1,5-2 litri di acqua al giorno. Ricorda inoltre che i bambini sono maggiormente esposti a rischio di disidratazione rispetto agli adulti.
  • Bevi frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni.
  • L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua, tanto quella del rubinetto quanto quella imbottigliata, entrambe sicure e controllate. 
  • Ricorda che bevande diverse (come aranciate, bibite di tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè) oltre a fornire acqua apportano anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici). Queste bevande vanno usate con moderazione.
  • È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fon damentale per regolare la temperatura corporea).

False credenze sull’acqua secondo i LARN (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana).

Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti. Al limite, se si eccede nella quantità si allungano un poco i tempi della digestione a causa della diluizione dei succhi gastrici, ma un’adeguata quantità di acqua (non oltre i 600 700 ml) è utile per favorire i processi digestivi, perché migliora la consistenza degli alimenti ingeriti.

2. Non e vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene calorie, e le variazioni di

peso dovute all’ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli.

3. Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più da sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo che dalla

quantità di acqua che ingeriamo.

4. Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o “curare la cellulite”. I sali contenuti nell’acqua favoriscono l’eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell’organismo. Nei bambini, in particolare, sarebbe bene non utilizzare le acque oligominerali in modo esclusivo, ma bisognerebbe alternarle con quelle più ricche di minerali, in quanto una diuresi eccessiva può impoverire di sali minerali un organismo in crescita.

5. Non è vero che il calcio presente nell’acqua non sia assorbito dal nostro organismo.

Ricerche recenti dimostrano il contrario. La capacità dell’intestino umano di assorbire il

calcio contenuto nelle acque (spesso presente in quantità consistente) è considerata

addirittura simile a quella relativa al calcio contenuto nel latte.

6. Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisca la formazione dei calcoli renali. Le

persone predisposte a formare calcoli renali devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza temere che il calcio contenuto nell’acqua possa favorire la formazione dei calcoli stessi: anzi, è stato dimostrato che anche le acque

minerali ricche di calcio possono costituire al riguardo un fattore protettivo.

7. Non è vero che l’acqua gassata faccia male. Né l’acqua naturalmente gassata né quella

addizionata con gas (normalmente anidride carbonica) creano problemi alla nostra salu-

te, anzi l’anidride carbonica migliora la 

conservabilità del prodotto. Solo quando la quantità di gas è molto elevata si possono avere lievi problemi in individui che già sof-

8. Non è vero che le saune facciano dimagrire. Le saune fanno semplicemente eliminare

sudore. Lo stesso organismo provvederà a reintegrare prontamente le perdite, cosicché

nell’arco di poche ore il peso tornerà ad essere esattamente quello di prima.

Seguimi anche sui miei canali social Facebook (Marianna Esposito Biologa Nutrizionista) e Instagram (nutrizionista_mariannaesposito ).

Ogni settimana troverai nuove ricette, spunti di riflessione e piccoli consigli per mantenere una corretta alimentazione. 

Ti aspetto! 

Paginazione degli articoli