26Nov

Andare al supermercato e scegliere i prodotti da mettere in dispensa, è diventato un duro lavoro! L’eccessiva abbondanza dei supermercati, che contengono quasi quarantacinque mila prodotti, ci mette in crisi, soprattutto se vogliamo perdere qualche chilo.

L’industria alimentare degli ultimi anni, assieme alle tendenze che spopolano sul web, abusa di parole come “light”, “senza zuccheri aggiunti” o “zero grassi”. Ma si da il caso che questi cibi qualche ingrediente dovranno pur contenerlo. E allora cosa? 

Imparare a leggere le etichette nutrizionali 

La sana alimentazione deve diventare uno stile di vita cui ambire per sentirsi meglio.

Non esistono prodotti che ci fanno dimagrire, esiste la costanza e l’equilibrio. Esistono alimenti che possiedono proprietà nutritive migliori di altre, ma questo non toglie che è la quantità a fare la differenza.

Imparare a leggere le etichette nutrizionali è fondamentale per la riuscita di una buona spesa e per la nutrizione del nostro corpo. 

La maggior parte dei prodotti da supermercato che presentano la dicitura “senza zuccheri aggiunti” ci stanno ingannando. Gli zuccheri presenti in natura sono molteplici e per questo non basta leggere gli ingredienti e verificare che il saccarosio, famoso come zucchero da cucina, non è presente. Sostanze come il maltitolo o lo sciroppo di glucosio non sono zuccheri in quanto tali ma sono a tutti gli effetti dei carboidrati che stimolano l’insulina e che aggiungono calorie agli alimenti. 

Il maltitolo, ad esempio, ha meno calorie dello zucchero tradizionale ma le quantità sono irrilevanti rispetto al fatto che compriamo questi prodotti pensando che siano più salutari. Ovviamente queste “calorie invisibili” contribuiscono a superare il fabbisogno energetico giornaliero e al conseguente aumento del peso e alla formazione di alcune patologie. 

Negli ultimi dieci anni, l’industria dolciaria ha lanciato in commercio una varietà di zuccheri semplici che non si presentano con il nome di saccarosio e che si nascondono dietro i comuni ingredienti di merendine, biscotti e molto altro. Questo fenomeno ha come obiettivo il rincaro dei prezzi e l’utilizzo di ingredienti che costano molto meno del comune zucchero da cucina. Molti di questi dolcificanti provengono dal mais, una pianta di facile coltivazione che produce tonnellate glucosio all’anno arricchendo molte delle grandi multinazionali a discapito dei consumatori.

Cibi che sembrano light ma non lo sono

Tra gli alimenti che si vendono per light ci sono alcuni tipi di cereali da latte e diversi yogurt. Quante volte pensiamo “mangio uno yogurt alla frutta per merenda così sto più leggera”. Alcuni marchi aggiungono grandi quantità di yogurt tanto che un pacchetto di patatine potrebbe farci assumere le stesse calorie poiché sono ricchi di succo d’uva, fruttosio o glucosio.

Nel caso dello yogurt – alimento su cui spesso mi confronto con i miei pazienti – è necessario guardare le etichette nutrizionali e gli ingredienti. Molti di questi, in commercio, presentano il famoso e fuorviante slogan con il 30% in meno di grassi ma in cambio sono ricchi di quegli zuccheri semplici di cui ti ho parlato prima. 

Tra i migliori yogurt da preferire ci sono sicuramente lo yogurt greco e quello naturale. Facendo sempre eccezione per alcuni marchi – quindi vi consiglio di controllare sempre – la parola naturale sottolinea l’assenza di zuccheri aggiunti e garantisce la presenza solo di quelli, appunto, naturali. 

E’ quindi preferibile aggiungere della frutta fresca a pezzetti, un cucchiaino di miele o un po’ di frutta secca per arricchire il vostro yogurt. 

Anche per lo yogurt greco bisogna fare le stesse valutazioni, scartando quelli alla frutta o al caffè e prediligendo quelli bianchi.  

Per aggirare questo problema controlla sempre la tabella nutrizionale e scegli yogurt la cui quantità di zucchero si aggira intorno ai 4/5 grammi per ogni 100 grammi di prodotto. 

Curiosità sullo yogurt e una ricetta velocissima! 

La parola yogurt è antichissima e le prime menzioni risalgono al testo di Plinio il Vecchio che indica con questo termine del latte addensato. Il termine, infatti, è di origine turca e significa “addensare”. 

Lo yogurt contiene fermenti lattici vivi, un minimo di 10 milioni al grammo. Tra i più famosi troviamo il Lactobacillus Bulgaricus e lo Streptococcus thermophilus che sono importantissimi per stomaco e intestino e aiutano a fortificare la flora batterica

Salsina allo yogurt

Un modo gustoso per mangiare lo yogurt ed insaporire verdure e proteine che non amiamo mangiare, può essere la mia salsina allo yogurt! Facile da preparare e super light, rende più piacevole il consumo di insalate, carni bianche e pesce. 

Ingredienti per due persone:

  • 175 gr di yogurt greco 
  • Un cucchiaio di olio evo 
  • Il succo e la buccia grattugiata di metà limone 
  • Un pizzico di sale
  • Erba cipollina q.b. 
  • Pepe o peperoncino a piacere 

Procedimento: 

Mescoliamo lo yogurt con il succo di metà limone; aggiungiamo poi la buccia grattugiata, il sale, l’erba cipollina tagliata finemente e il pepe (o peperoncino). 

Possiamo sostituire le spezie e le erbette che più preferiamo. 

Lasciamo riposare in frigo per mezz’ora e serviamo!

Possiamo aggiungere a piacere anche aglio e cetriolo tritato fine se preferiamo un sapore più deciso.  

Alcune idee per mangiare la salsina allo yogurt: 

  • Con iceberg, pollo, mais e pomodorini per una cesar salad light;
  • Come salsa d’accompgnamento ad un panino integrale farcito con hamburger e zucchine arrostite;
  • Per accompagnare il pesce o qualsiasi tipo di carne; 
  • Per intingere carote e finocchi per un aperitivo sano e divertente; 
  • Con una bruschetta pomodorini gialli e feta. 

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