Oggi ti parlo di Marco D.B. un paziente leggermente in sovrappeso ma che comunque presentava le analisi alterate di colesterolo, trigliceridi e transaminasi; per il fegato ingrossato assumeva dei farmaci.
A settembre, dopo due mesi di alimentazione per curare le patologie, tramite impedenziometria abbiamo riscontrato che il valore di massa grassa è ritornato in normalità e quindi anche le analisi delle transaminasi sono risultate normalizzate. Di conseguenza è guarito dalla patologia e non dovrà più assumere farmaci!
Ed è per questo che la sana alimentazione non deve essere vista come una lista della spesa che deve essere seguita a tutti i costi, l’alimentazione sana serve soltanto a vivere meglio!
Cos’è la steatosi epatica?
La steatosi epatica, nota anche come “sindrome del fegato grasso”, è una condizione degenerativa che interessa il complesso epatico e che scaturisce generalmente da un anomalo accumulo di grasso (trigliceridi) nelle cellule epatiche.
Si evince dalle analisi delle transaminasi got e gpt alterate.
La maggior parte dei casi di steatosi epatica risulta curabile, con successo, mediante diete apposite da affiancare ad una scrupolosa terapia farmacologica consigliata dal medico, dopo un’ecografia al fegato.
In stato più avanzato, può portare a malattie più gravi come la fibrosi e la cirrosi.
Tra le principali cause che favoriscono la steatosi epatica ci sono: eccesso di calorie, sovrappeso, malattie ereditarie o consumo eccessivo di alcol. Nell’ultimo caso si parla di steatoepatite alcolica; in altri casi si parla di steatoepatite non alcolica, o NASH.
Quale alimentazione bisogna seguire?
L’alimentazione è ovviamente una componente fondamentale: alcolici, caffè, cioccolato, tè nero, energy drinks, cola sono da evitare!
La dieta da seguire prevede sicuramente l’eliminazione di cibi spazzatura come dolciumi, snack salati, bevande dolci come succhi di frutta confezionati, fast food.
Un corretto regime alimentare prevede il consumo di pasti giornalieri con cereali e legumi integrali o non decorticati, alimenti di origine animale magri, con pochissime ricette elaborate, grasse o contenenti ingredienti raffinati. Tanta verdura di stagione, della quale circa il 50% a crudo.
È consigliato, inoltre, assumere 2 porzioni di frutta fresca al giorno prediligendo frutta primaverile/estiva oppure arance, pompelmi, mele, pere e kiwi.
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